Le origini del Lindy Hop

Il lindy hop iniziò ad essere ballato intorno al 1927 nelle sale da ballo di Harlem, la più nota tra le quali era il Savoy, luoghi in cui per la prima volta neri e bianchi si riunivano per ballare insieme al di là delle differenze etniche in un’America ancora molto segnata dalla discriminazione razziale nei confronti dei cittadini afroamericani.
I passi tipici del lindy hop, il triple step, gli swivels, il bounce, nacquero dall’unione e dall’evoluzione dei passi peculiari del charleston, ballo tipico degli anni Venti danzato sulle note velocissime dell’hot jazz e del dixieland, difusissimo ad Harlem ma anche in Europa, insieme a quelli di due balli di coppia quasi sconosciuti all’epoca nel vecchio continente, il collegiate shag ed il breakaway, che era a sua volta un’evoluzione del charleston.
I primissimi ballerini di lindy hop nacquero per caso tra i giovani ragazzi neri prevalentemente nel quartiere di Harlem a New York, questi infatti andavano a ballare insieme la sera per divertirsi fino a quando iniziarono ad inventare da soli passi sempre nuovi dando vita, al Renaissance prima, al Savoy dopo, ogni sabato sera a delle gare amatoriali in cui i migliori si sfidavano per ottenere la corona di miglior ballerino del Savoy. Tra questi ricordiamo qui i nomi solo di alcuni tra quelli che sono diventati i più famosi lindy hoppers negli anni successivi: Frankie Manning, George “Shorty” Snowden, Al Minns, Beatrice “Little Bea” Elam, Pettis Dotson “Snookie” Beasley, Clyde “Brownie” Brown, Leon James, Norma Miller.
Tra questi molti fecero parte della compagnia di ballo dei Whitey’s Lindy Hoppers messa in piedi durante gli anni Trenta dal manager Herbert White scritturando i migliori danzatori tra i giovani del Savoy.

Durante l’epoca d’oro del Lindy hop questo ballo comparve spesso anche all’interno di film, il più famoso dei quali è Hellzapoppin’; in queste occasioni però più che il “vero” Lindy hop sociale, vennero create apposite coreografie spesso particolarmente complicate ed altamente scenografiche, ma anche questo interesse da parte dell’industria cinematografica contribuì alla diffusione di questo ballo.
Il nome, molto particolare, Lindy hop, pare sia stato inventato dal ballerino George “Shorty” Snowden durante un’internista nel 1927 dopo una gara di ballo durante la quale rinominò questo ballo “the Lindy hop” in onore del pilota Charles Lindbergh che nel maggio dello stesso anno aveva appena portato a termine il volo transoceanico dagli Stati Uniti alla Francia, ciò nonostante all’epoca il Lindy hop, che era in piena fase di creazione ed evoluzione era molto conosciuto anche con il nome di “Jitterbug” ovvero “ballo nevrastenico” proprio perché i primi danzatori prediligevano ballarlo su musiche veloci con passi molto appariscenti ed esagerati.

Testo di Laura Cerrai

Fonti:
Bruno Paola, Le danze swing. Quali sono, da dove vengono e come sono ballate. Note ed appunti di viaggio, II convegno formazione/aggiornamento istruttori di danze jazz e swing, 2017. Manning Frankie, Millman Cynthia R., Frankie Manning, ambasciatore del Lindy hop, Roma, Derive Approdi editore, 2014.