Lindy Hop | Lindy Hop a Milano https://lindyhopmilano.it imparare e ballare Thu, 03 Sep 2020 16:19:02 +0000 it-IT hourly 1 https://lindyhopmilano.it/wp-content/uploads/sites/17/2018/02/cropped-lindy-hop-per-browser-150x150.jpg Lindy Hop | Lindy Hop a Milano https://lindyhopmilano.it 32 32 Il Balboa https://lindyhopmilano.it/2018/06/07/il-balboa/ Thu, 07 Jun 2018 19:04:02 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=220 L’intimità dello stile Balboa Tra tutti gli stili dello swing il balboa assomiglia poco al Lindy Hop, ha molti punti in comune, se si pensa alla musica e agli anni in cui è nato...

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L’intimità dello stile Balboa
Il ballo balboa

Lo stile Balboa

Tra tutti gli stili dello swing il balboa assomiglia poco al Lindy Hop, ha molti punti in comune, se si pensa alla musica e agli anni in cui è nato o al contesto, ma a differenza del Lindy Hop, è un ballo e uno stile molto più intimo e quello che nel lindy è considerata la sintonia comica e la complicità tra i partner, nel balboa assume un tono molto più struggente e lento, quasi intimo.

Il Balboa essendo, appunto,  particolarmente stretto e a contatto, il contatto tra i ballerini è inevitabile. Negli ultimi tempi i termini “stretto e a contatto” tendono a generare letteralmente il panico, e ansie da prestazione.

Meglio, quindi fare qualche chiarimento: Stretto non vuol dire teso o rigido; in questo caso sarebbe impossibile ballare in modo così fluido stando rigidi come statue o marmi. Per tutti coloro che non hanno ancora provato questa esperienza devono sapere che la vicinanza dei corpi può sembrare eccessiva e imbarazzante. Ma se la pensate in questo modo state vivendo un equivoco . In realtà quello che i ballerini andranno a fare è più simile a un dialogo continuo a tempo di musica. Non andando troppo veloce ma neanche lentissimo o in modo rigido, ma riusciranno a giocare, più che altro sulla spontaneità.

Per prima cosa è meglio precisare che nell’ultimo periodo, raramente si dedica attenzione ai dettagli, perchè il mondo è notevolmente più frenetico e veloce rispetto al tempo in cui questa danza è nata. Ma per un ballo come il balboa  i dettagli sono l’essenza del movimento e dello stile.

Innanzitutto, il Balboa è un ballo che può diventare spettacolare, con un potenziale scenico che si presta molto bene alle performance che trasmettono la giusta dose di sentimento, se si sfrutta la sua natura piuttosto intima. Necessità di una particolare connessione trai due partner è estremamente presente ed estesa e costante, diventa indispensabile. Dato che i corpi sono a contatto per tutta l’estensione del busto, attraverso le braccia e persino, in alcuni movimenti anche le gambe si sfiorano e si toccano. Tanto che i due ballerini sembrano essere la sagoma di uno solo.

E’ il ballo che più in assoluto si pratica in posizione chiusa e solitamente su canzoni con un ritmo sostenuto. Il Balboa si divide in due forme: La prima è la pure-bal, ballato in posizione chiusa e con i ballerini molto vicini e a contatto stretto; la seconda è la  bal-swing, in cui i due  ballerini sono in una posizione aperta ed eseguono molti giri anche in modo sostenuto.

I passi base e la tecnica, per chi ha già praticità con questi tipi di balli, possono risultare abbastanza semplici ma si prestano a moltissime variazioni e giochi con i piedi, aiutate dal ritmo frenetico di alcune canzoni. Ovviamente, una volta raggiunta una buona confidenza con la tecnica di base, si sarà in grado di iniziare a sperimentare sempre nuovi passi, sempre più articolati e spontanei, solo per il gusto di mettersi alla prova con se stessi e con il compagno.

Risulta da subito intuitivo accorgersi quanto spazio si può lasciare all’improvvisazione e alla fantasia e alla propria espressività, sia per i leaders che per followers.  una delle ballerine più famose di questo stile è la splendida Sylvia Sykes, abituata a far coppia con  Nick Williams. Insieme hanno dimostrato più volte di essere la coppia pioniera per quanto riguarda tecnica, eleganza, raffinatezza e interpretazione

Due ballerini di Balboa

Ballo balboa

. Conosciuti per il loro modo particolare di fluttuare sulla pista che è chiamato, in gergo tecnico “Flow”. Per questa loro caratteristica sono molto conosciuti e ne sono gli esperti, tecnica e stile di cui ne sono i maestri assoluti.

A differenza di quanto si possa pensare a un primo approccio, non c’è ne tempo ne spazio per l’ambiguità  per l’ambiguità nel Balboa. Il leader comanda variazioni di ritmo, posizione e passi usando tutto il torso. nel caso del Bal-swing, è facile notare come le braccia completano i movimenti con una cornice elegante e diventano un tramite per esprimere lo stretch dei corpi che è la vera forza propulsiva dei giri vorticosi:

Con il giusto equilibrio tra intimità e tecnica ballare balboa vi risulterà essere così  meraviglioso, rilassante e creativo, da volervi mettere alla prova. Quanto in la volete spingervi? Perchè potrebbe darvi un brivido da provare almeno una volta nella vita.

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The post L’importanza dell’individualità nel Lindy Hop first appeared on Lindy Hop a Milano.]]> Ballerini di Lindy Hop

Il Lindy Hop

Come in molti balli la parte difficile arriva nel momento dell’improvvisazione. Questo momento è quello in cui il ballerino, dal più esperto al dilettante si mette veramente alla prova e mostra quanto abbia imparato fino a quel momento. L’arte dell’improvvisare è forse una delle più difficili in cui oltre a sapere e conoscere il ballo in questione si mette in gioco soprattutto la personalità del ballerino stesso e la sua capacità si sintonizzarsi, non solo con il proprio partner ma anche con la musica.

L’ improvvisazione ossia quel momento in cui  non tutti i passi sono definiti e coreografati. I migliori ballerini sono quelli che sanno improvvisare mentre ballano, in maniera da “riflettere” la musica e I’improvvisazione non è solo per gli uomini! Una caratteristica unica del Lindy Hop è la libertà di espressione delle ballerine, che non sono bloccate nel movimento pre-definito ed ordinato dal ballerino, ma hanno il proprio spazio ed il proprio tempo all’interno del ballo per improvvisare movimenti e stili.

Quando due ballerini si possono nutrire l’un l’altro di movimenti e stili improvvìsatì, si crea una relazione di “chiamata e risposta”, un vero e proprio dialogo, esattamente come succede nella musica e nel ballo jazz.

Durante l’improvvisazione emerge, quindi, lo stile individuale del ballerino.

A differenza di molti altri tipi di ballo di coppia, il Lindy Hop ha come scopo principale quello di sviluppare un proprio stile unico e individuale. Un ballerino di Lindy Hop potrebbe apparire completamente diverso da un altro, anche se stanno eseguendo esattamente lo stesso passo. Questo perché il Lindy Hop  è uno dei pochi balli ad esaltare la personalità di chi lo esegue e a lasciare ampio spazio all’ individualità. Ci sono molti stili predefiniti ed un numero infinito di stili individuali assolutamente unici, ma è tutto ugualmente Lindy Hop! Le basi sono le stesse, la stessa connessione e comunicazione e tutti i ballerini di Lindy Hop possono ballare insieme, non importa con che stile.

Con una buona tecnica, il vostro stile e la vostra interpretazione per metteranno di non interrompere mai la connessione con il vostro partner, quindi le opportunità per l’espressione individuale sono infinite potete essere tanto acrobatici, o omogenei, pazzi o pieni di grazia ed eleganza quanto desiderate. La cosa più importate che dovete fare è: Non smettere mai di cercare di ballare e mantenere il movimento sempre. Anche se la cosa veramente difficile, quando si impara e si ci approccia a una nuova danza è esattamente questo: Improvvisare e non interrompere la connessione con la musica.

Perché improvvisare significa conoscere profondamente le basi, parliamo allora di passi, figure e di struttura con cui si caratterizza il Lindy:

Le figure del Lindy Hop e dello swing

I passi del Lindy Hop

La struttura del ballo è di 8 tempi, a cui si affiancano passi in 6 tempi.

Il passo base caratteristico è il triplestep con cui ci si piega verso il basso con le caviglie e che permette così il caratteristico molleggio. La figura principale è senza dubbio lo Swing Out, a cui seguono lo Sugar Push e il Tandem Charleston da cui derivano poi un’innumerevole serie di variazioni. Per routine invece si intende  una sequenza definita di passi, in sostanza  una vera e propria coreografia.

Sì balla prevalentemente in coppia ma esistono routine che prevedono dei passi da eseguire da soli, come del solo steps, shim sham, trankie doo e big apple. Nella coppia ci sono due ruoli: leader e follower.

ll leader guida, decidendo le figure e la loro sequenza, il follower invece segue le figure e le interpreta a sua volta, risponde. Nelle serate di ballo, chiamate “social dancing“, non vengono mai eseguite routine, ma si balla sull’improvvisazione guidata dal leader che il follower semplicemente interpreta. L’improvvisazione è alla base del Lindy Hop e di una delle tipologie di gara di ballo swing più seguita ed apprezzata, ossia il “Jack’n’Jill“, nella quale le coppie si formano al momento e variano continuamente durante la competizione. In questa gara specifica, non viene premiata la coppia, ma il miglior leader e il miglior follower. Nonostante la sintonia sia alla base del ballo di coppia, l’individualità torna sovrana e giudicabile separatamente in modo apprezzabile in ogni occasione.

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Il Jazz: una miscela di Bianco e Nero https://lindyhopmilano.it/2018/05/29/il-jazz-una-miscela-di-bianco-e-nero/ Tue, 29 May 2018 16:51:41 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=159 La musica Jazz e, di conseguenza, la danza Jazz si svilupparono quando le tradizioni africane ed europee si incrociano con quelle  in America. Gli schiavi, che erano stati portati dall’ Africa all’ America, attraverso...

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La musica Jazz e, di conseguenza, la danza Jazz si svilupparono quando le tradizioni africane ed europee si incrociano con quelle  in America. Gli schiavi, che erano stati portati dall’ Africa all’ America, attraverso i loro discendenti cominciarono a mischiare i loro rituali tradizionali con le influenze dei loro padroni.

il jazz che nasce dai neri

L’origine del Jazz

Molti degli schiavi finirono nell’America centrale, del sud e nel Caraibico, portando con sé la loro musica e la loro danza Africana come si può notare da danze e balli come la Salsa, Merengue e così via. Vivendo come schiavi nelle piantagioni, con poche cose con loro, giusto lo stretto indispensabile alla sopravvivenza, la danza, i racconti popolari e la musica erano diventati i principali mezzi dell’espressione delle loro radici e tradizioni, espressioni di se stessi in un mondo ostile, difficile e straniero per loro. La danza Jazz si sviluppò presto in America, poiché i movimenti del corpo Africani, si mescolarono con i passi Europei. Dalle danze Africane proviene il movimento del corpo improvvisato centrato sulle anche, mentre la danza Europea portò il lavoro dei piedi per collegare i movimenti in sequenza e canonizzarli per impararli. Cose come danzare con un braccio attorno alla vita del partner, ad esempio, era osceno osceno dagli africani. La donna non era considerata allo stesso livello dell’uomo e non gli veniva permesso di danzare con l‘uomo durante i riti religiosi. Gli schiavi guardavano i loro padroni danzare in coppia e li imitavano deridendoli, come se fosse un gioco per loro ed è da li che nacquero le nuove danze . Naturalmente le prese in giro da parte della popolazione di colore nei confronti dei Bianchi, non veniva soltanto nelle movenze del ballo, ma anche attraverso il loro modo di vestire, di atteggiarsi, di parlare, di muoversi, di relazionarsi, di come vivevano la loro quotidianità e per come si vestivano; ad esempio per gli abiti eleganti e colorati con cappelli di piume e giacche lunghe e larghe. Questo modo di vestire appariscente veniva chiamato: Zootsuit (Mask). Così si ebbe una miscellanea di usanze tra neri e bianchi che poi formò i passi, i gesti, i movimenti e le movenze della danza Jazz.

Una band di Jazz

La Musica Jazz

Alla fine degli anni venti, in piena crisi economica ed in pieno proibizionismo, si senti il bisogno di novità anche nel campo musicale: lo stile “Hot Jazz” di New Orleans ed il Dixieland non soddisfacevano più il pubblico. I locali di Kansas City e New York (Cotton Club in testa) decisero di affidarsi a musicisti giovani con nuove idee. Kansas City divenne il regno di Count Basie ed il Cotton Club di NY quello di Duke Ellington: le loro orchestre, con le loro assolute diversità, scandiranno e influenzeranno gli sviluppi futuri del Jazz fino al 1940. Lo swing di Kansas City era segnato dall’ influenza del blues;  mentre quello di New York, grazie a “Duke” Ellington, per alcuni versi strizzava l’occhio persino alla musica sinfonica. A differenza dei generi precedenti, nello swing si assiste ad una maggiore importanza della sezione ritmica, generalmente composta da chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, la quale ha il compito di creare una base per le improvvisazioni dei solisti; si sviluppano inoltre le big band, costituite anche da 20-25 elementi e, soprattutto, le improvvisazioni si affianca…) completamente dalla semplice variazione sul tema divenendo a loro volta temi nel tema. Peculiarità dello swing rimane comunque la possibilità di essere eseguito sia da big band che da gruppi formati anche da tre, quattro o cinque persone: queste ultime daranno vita al genere successivamente denominato Mainstream. Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, si predilige la chitarra, e un maggior valore viene dato ai sassofoni e viene lasciato da parte il clarinetto fino ad allora strumento importante e indispensabile.

Lo Swing non è solo uno stile di ballo, ma è una corrente di pensiero, uno stile di vita, un vasto e complesso movimento, che catturò l’America durante la Depressione e la Seconda Guerra Mondiale. Si può dire che questo genere nasce negli anni ’20 da coloro che lavoravano il cotone (ossia gli schiavi  Neri), quindi porta con se  la voglia di libertà, la spensieratezza, la voglia di vivere la vita. Soprattutto il genere musicale, diede una svolta al modo di interpretare la musica, si lasciò spazio all’ improvvisazione creando un mondo tutto nuovo di fare musica e di ballare al suo ritmo, creando performance di assoluta ricchezza interpretativa, dovuta al fatto che i musicisti non avevano una formazione scolastica. In generale, nella terminologia del jazz, per swing si intende il tipico modo di suonare le note con un ritmo “saltellante“ o”dondolante”.

Fonte: “swing Lindy Hop” di Roberto Quarticelli e Albina Caffi

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Lindy Hop: La passione che ti muove https://lindyhopmilano.it/2018/03/16/lindy-hop-la-passione-che-ti-muove/ Fri, 16 Mar 2018 20:46:09 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=125 I primi passi nel mondo del Lindy Hop Il Lindy Hop  è uno dei balli che ha più successo negli ultimi anni a Milano: una vera e propria epidemia di massa. Sono ormai tantissime...

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I primi passi nel mondo del Lindy Hop
Il Ballo Lindy Hop

Lindy Hop dance

Il Lindy Hop  è uno dei balli che ha più successo negli ultimi anni a Milano: una vera e propria epidemia di massa. Sono ormai tantissime le persone che hanno quasi stravolto la propria routine settimanale per poter inserire nelle noiose serate, spazzando d’un lampo la stanchezza del post lavoro, una nuova e travolgente passione, quella del Lindy Hop e dei balli Swing. Dallo studente al serio ed affermato professionista, senza distinzione di età, stato sociale, livello di istruzione, tutti i milanesi sembrano contagiati da questa epidemia di massa.

Ma a cosa è dovuta la sua ascesa? Perché va tanto di moda? Come mai ha tanto entusiasmo? A cosa è dovuta in realtà la sua affermazione in una metropoli che conosce e vede tutto come Milano, e che proprio per questo si annoia perché sa già tutto ed ha già fatto tutto?

Per rispondere a queste domande siamo risaliti alla fonte più direttamente interessata, ossia a chi balla da poco tempo e si sta affacciando a questo mondo ricco di possibilità di divertimento: abbiamo intervistato i nuovi ballerini, i nuovi appassionati a questa danza.

Abbiamo pensato di raccogliere le impressioni ed i pensieri di chi muove i primi passi nel vasto mondo dello swing milanese, cercando di capire da cosa è attratto e cosa lo spinge ad alzarsi dal divano per seguire le lezioni di ballo e le serate danzanti nei locali, o addirittura di spostarsi in un’altra città inseguendo un festival o uno spettacolo.

Le prime impressioni e le motivazioni più frequenti sono :

“È uno dei balli più divertenti che abbia mai visto fare, spinge chi danza prima di tutto a divertirsi e poi a pensare” La parte ludica del ballo non dovrebbe mai essere sottovalutata quando si approccia a un nuovo modo di muoversi, il concetto di prima balla e poi pensa in molti momenti e in molte danze è fondamentale per rilassarsi e lasciarsi andare.

“Sembra terribilmente affascinante, ti rende complice senza essere volgare”

“Ti fa rilassare in modo scherzoso senza dover pensare alla sensualità che magari riscontri in altri ambienti”

“Oggi, in un momento in cui tutto è puntato sulla seduzione, è bello potersi svagare in modo divertente, provocando nella giusta maniera”.  Non tutti oggi sentono il bisogno di essere perennemente seducenti, è bello trovare il proprio modo di essere irresistibili in un contesto che ti offre la possibilità di far emergere alcune parti della tua personalità anche in modo stravagante.

“Ti fa rivivere il passato, si coniuga in modo appropriato con la curiosità verso un tempo lontano”

“Hai la possibilità di frequentare locali alla moda e in voga attualmente, in ambienti che rispecchiano un certo tipo di gusto”

Il gusto e la nostalgia verso epoche lontane o che addirittura non si sono vissute è un sentimento che accomuna molte persone al giorno d’oggi.

“Unisce nella giusta forma divertimento e movimento” Perché in realtà la pigrizia a volte, per essere scacciata, ha bisogno solo di una scusa o di un semplice pretesto.

” È ammiccante ma nel modo più semplice possibile” La semplicità in un mondo che ti offre tutto perennemente e costantemente a volte è la cosa che più si cerca.

“È il modo giusto per fare movimento con spensieratezza” Dopo una giornata passata in modo sedentario in ufficio, il fisico e la mente reclamano il giusto movimento per scaricare tensioni in eccesso e non pensare allo stress accumulato durante tutta la giornata.

“Mi fa venire in mente come ballava mio padre, elegante ma non troppo serio” Chi non vorrebbe rivedere un ricordo dell’incontro dei propri genitori in balera? Dare una sbirciatina al loro primo ballo? Molto probabilmente sarà stato uno ballo swing o addirittura un  Lindy Hop.

“Sembra la giusta scusa per uscire di casa, fare movimento, svagarsi in modo sano ascoltando della buona musica” La Musica! La musica con la M maiuscola! A chi non piacerebbe saper ballare sulle canzoni di Frank Sinatra, Louis Prima, Tony Bennett, Dean Martin, Nat King Cole o ancora Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Anita O’ Day, Lena Horne, Dinah Washington?!?!

“Sembra il ballo più in voga al momento, ti incuriosisce parecchio” Qualcosa di nuovo ma antico affascina e incuriosisce sempre molto, spinge a soffermarci su come le mode possano tornare in auge in epoche inaspettate o sul fatto che in realtà alcune di esse non tramontino mai del tutto.

“È bello trovare una disciplina che abbia delle regole che ti facciano divertire senza annoiarti”

“Fa emergere la parte più goliardica della propria personalità”

Studiare qualcosa di nuovo potrebbe anche essere faticoso o impegnativo ma nel caso del Lindy Hop la regola fondamentale sembra essere il divertimento. Quindi lascia pure a casa la fatica e porta in pista il tuo modo di giocare.

“Non ti pone il problema di particolari affinità con la persona con cui balli per caso a una serata”

“Ho ballato per caso con un ragazzo e solo dopo ho scoperto che non parlavamo la stessa lingua, questo ti dimostra come sia universale come ballo”

“Si organizzano un sacco di serate divertenti solo per il gusto di ballare insieme e conoscersi”

Lindy Hop

Il ballo Lindy Hop

A quanto pare sembra essere il ballo più aggregativo che ci sia attualmente, unisce persone che vogliono passare delle piacevoli ore a stare insieme in modo ludico ma non sprecato. Fa emergere affinità nei confronti del ballo, magari quel ballo che pensavi di non saper fare o di non riuscire a fare o che non hai mai pensato di poter fare, diventa ad un tratto la parte divertente della serata.

Dato tutte queste possibilità che offre e questo riscontro positivo, ci stiamo chiedendo come sia possibile che tu sia ancora davanti ad uno schermo a leggere questo articolo invece di ballare. Alzati da quella sedia, da quella poltrona, da quel divano, posa il tuo smartphone e vai a ballare!!!

Se cerchi una scuola di Lindy Hop, scrivi a [email protected] o chiama lo 0258317962.

 

 

Testo di Valentina Piatto

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Come si svolge una lezione di Lindy Hop https://lindyhopmilano.it/2018/02/23/come-si-svolge-una-lezione-di-lindy-hop/ Fri, 23 Feb 2018 19:23:22 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=93 Struttura ipotetica di una lezione di Lindy Hop Prima di fare qualsiasi altra considerazione sullo svolgimento di una lezione,  occorre ricordare che ogni insegnante è diverso e che quindi un cliché non esiste. E...

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Struttura ipotetica di una lezione di Lindy Hop
Ballerini di Lindy Hop in gruppo

Ballare Lindy Hop

Prima di fare qualsiasi altra considerazione sullo svolgimento di una lezione,  occorre ricordare che ogni insegnante è diverso e che quindi un cliché non esiste. E inoltre ogni lezione è diversa dalle altre perché deve affrontare le esigenze pedagogiche dell’insegnante e le capacità e necessità degli allievi. Tuttavia alcune linee guida possono rendere l’idea di come si possa svolgere una lezione.

Un elemento molto importante nella lezione deve essere la socializzazione, per cui nella classe l’atmosfera deve essere simpatica e serena, per favorire la possibilità di lasciarsi andare e divertirsi nel ballo, senza giudicare i propri risultati, che magari all’inizio non sono proprio brillantissimi! Senza questo elemento, l’apprendimento risulta l’ennesimo dovere, anziché un piacere. A volte gli allievi pensano che tutto stia nell’eseguire alla perfezione tutti i movimenti e tutti i passi, perdendo la concentrazione sul ritmo e sul bounce.

Solitamente all’inizio della classe viene proposto qualche esercizio corporeo per entrare nel movimento ed affrontare i passi, e si tende a ripassare subito quanto appreso durante le lezioni precedenti.

Il concetto di apprendimento di una coreografia non è tipica nell’ambito del Lindy Hop e comunque si affronta quando gli allievi hanno raggiunto un buon livello: la cosa importante da fare è conoscere i passi di base, saperli eseguire agevolmente e con piacere, mantenendo nel corpo la componente ritmica attraverso il bounce, l’andamento sobbalzante che deve essere sempre presente, e riconoscere che i piedi si appoggiano al suolo ricamando sempre variazioni e giochi ritmici. La sensibilizzazione alle figure ritmiche è importante e alcuni passi dello swing si basano su forme di 6 passi, come avviene nel Boogie. Questo crea un gioco ritmico creativo ed interessante, che, ripetuto 4 volte, ci riporta comunque nella struttura di 8 tempi tipica della musica Swing.

La donna fa spesso movimenti di torsione sulle gambe, cosa che si può considerare una specie di segno caratteristico del Lindy Hop, e apprendere ad eseguire questo movimento richiede un po’ di tempo e di esercizio, e va educato pian piano.

Le prime figure di base che vengono presentate sono lo Swing Out e il Circle, che offrono elementi immediati per poter cominciare a ballare.

Fin dalle prime lezioni viene fatto un lavoro specifico finalizzato a far capire che i ruoli nel Lindy sono due, e sono diversi fra loro: il leader, che è l’uomo ed è sempre colui che dà l’imput di partenza del movimento, e il follower, la donna, che deve seguire le proposte del compagno, adattandovisi con espressività e creatività. Se i ballerini non assumono il loro ruolo il linguaggio non funziona e il ballo risulta impossibile, quindi gli insegnanti insistono fin dalle prime lezioni sull’apprendimento di questo atteggiamento corporeo di base.

Durante la lezione, per favorire l’apprendimento, è opportuno che le coppie vengano fatte girare in modo che tutti si abituino a ballare con tutti. Questo a volte causa delle difficoltà, poiché non tutti sono disposti a ballare con qualcuno che non è il proprio partner/amico, o magari se un allievo non è proprio un ballerino provetto le compagne non sono contentissime di ballare con lui, e l’insegnante insisterà affinché tutti ballino con tutti. D’altra parte, nelle serate swing è proprio questo ciò che succede!

 

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Dove ballare Lindy Hop a Milano https://lindyhopmilano.it/2018/02/09/dove-ballare-lindy-hop-a-milano/ Fri, 09 Feb 2018 19:34:29 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=47 Locali dove divertirsi con il Lindy a Milano La grandissima diffusione del Lindy Hop ha portato molti locali ad offrire serate tematiche dedicate con frequenza sporadica. In questi casi a volte si tratta di...

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Locali dove divertirsi con il Lindy a Milano
Gente che balla a una serata di Lindy hop a Milano

Serata di Lindy Hop a Milano

La grandissima diffusione del Lindy Hop ha portato molti locali ad offrire serate tematiche dedicate con frequenza sporadica. In questi casi a volte si tratta di eventi ben organizzati e sorretti dalla collaborazione di esperti, che selezionano ottima musica, e magari offrono bevande e cibo a tema, altre volte si tratta invece solo di operazioni commerciali, per tentare di fare un po’ di pubblicità al locale sull’onda dell’entusiasmo che oggi si sta tributando allo Swing.

Prima di decidere dove avventurarti, chiedi informazioni ai tuoi insegnanti!

Un piccolo suggerimento può essere quello di scegliere locali che presentano la musica dal vivo.

Qualche ristorante o discoteca ha invece puntato sullo Swing, lasciandosi affascinare dalla sua grandissima energia vitale, e sta dedicando a questo ballo una serata fissa a settimana. Oggi si può ballare dal giovedì alla domenica, scegliendo locations interessanti ed accoglienti, nelle quali è anche possibile godersi una cena o un aperitivo che rendono la serata ancora più completa e divertente, all’insegna della socializzazione e della condivisione di una passione.

Ecco un elenco di serate in cui si può ballare Lindy Hop a Milano ogni settimana.

Giovedì

-Apollo Jump Via Giosuè Borsi 9 (MI)
Nella bella cornice vintage con arredamento deliziosamente rétro si può ballare, anche con musica dal vivo, e gustarsi aperitivo a buffet dalle 19. L’ingresso comprende la consumazione.

Venerdì

-Il Principe Viale Jenner 67 (MI)

Nella storica ed accogliente location della balera milanese, si può ballare accompagnati da ottima musica, se il deejay… ha buoni gusti!

-Epoca Tango Via Parenzo 7 (MI)

Serata organizzata 1 volta al mese. Vicino alla Chiesa di Santa Rita, in una storica zona popolare milanese, il locale è molto bello e particolare. Si balla molto bene perché la pista  è davvero molto bella.
Offre servizio ristorante con un catering esterno, di ottima qualità. La musica è quasi sempre registrata.

Sabato

-Spirit de Milan Via Bovisasca 57 all’altezza di Via Enrico Cosenz (MI)

Il vero e proprio tempio del Lindy Hop a Milano, locale bellissimo e grandissimo, recuperato in stile post industriale (era una ex cristalleria), offre anche servizio ristorante. La musica è sempre dal vivo, almeno fino ad una certa ora, e le scelte musicali sono ottime. Altamente consigliato, anche se ultimamente va molto di moda, quindi potrebbe essere molto affollato e magari si potrebbero trovare molti modaioli che in realtà non sono dei veri amanti dello Swing.

Domenica

-Memo Restaurant Via Monte Ortigara 30 (MI)

Un luogo dove “stare” per trascorrere una serata come a casa, un luogo di fascino dove prendere un buon aperitivo, accomodarsi in un salotto ricco di storia, gustando un buon menu per poi, in tarda serata, godere di uno spettacolo emozionante.

-Big Apple Via Vittorio Veneto a Nova Milanese (MB)

Il locale è molto grande e piacevolmente vintage. Si trova fuori Milano ma è una meta considerata molto raggiungibile da tutti i Lindy Hoppers milanesi. E’ una grande balera, lo spazio è bello e si balla molto bene. A volte offre musica dal vivo. Non c’è l’aperitivo perché la serata inizia tardi, ma offre comunque un buffet. E’ gestito dagli stessi gestori del Principe. Il pubblico è molto alla mano e easy.

Oltre a queste serate fisse ci sono a Milano continui eventi sporadici dedicati allo Swing. Ci sono moltissime pagine e gruppi dedicati all’argomento su facebook. Vi consigliamo anche di visitare il sito www.swingfever.it che riporta sempre un fornito calendario eventi ricco di informazioni.

 

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Il fascino del Lindy Hop https://lindyhopmilano.it/2018/02/09/42/ Fri, 09 Feb 2018 19:18:39 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=42 Perché il Lindy Hop ha tanto successo? Un motivo per riscoprire l’eleganza, la raffinatezza e la tradizione di un’epoca passata aggiungendo il divertimento e la complicità di un ballo che non passerà mai di...

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Perché il Lindy Hop ha tanto successo?
Ballo swing

Lindy Hop

Un motivo per riscoprire l’eleganza, la raffinatezza e la tradizione di un’epoca passata aggiungendo il divertimento e la complicità di un ballo che non passerà mai di moda. In un momento storico in cui le relazioni sociali e il rapporto con gli altri sembrano il perno su cui far girare la propria quotidianità, trovare “i passi giusti” può farlo diventare più spontaneo e  divertente.

Tuffati in un mondo vintage con un look rétro che va dagli anni ’20 ai ’50 fatto di gonne al polpaccio, pantaloni a vita alta, scarpe con il tacco basso, vestitini avvolgenti al punto vita, in un mare di colori e di fantasie, acconciature quasi scultoree delineate da capelli raccolti in grandi onde e tenuti da fasce e fiocchi. La creatività non avrà limiti se ti lasci affascinare.

Dimenticati i preconcetti, dimenticati di incasellare le persone per genere, per età:  con Lindy hop supererai differenze generazionali e pregiudizi. Con lo Swing tutti si divertono, allargando la cerchia di amicizie  e conoscenze. Potrai veder ballare coppie composte da persone sempre più eterogenee: padri con figli, nonni e zii con nipoti, basta imparare a tenere il tempo divertendosi! La danza come un momento di aggregazione di forte valenza sociale, che diventa un pretesto per continui scambi di opinioni, per entrare in sintonia anche con persone appena incontrate senza preoccuparsi di apparire ridicoli perché con il Lindy Hop la prima e grande regola è non prendersi troppo sul serio ma… mettere al potere il divertimento e il gioco.

Mettiti in gioco, perché in fondo è di questo che si tratta: di un gioco danzato sull’onda del divertimento e nel clima di serate organizzate con i compagni del gruppo di ballo. Persone con cui non avresti mai pensato di avere niente in comune, se non quelle poche ore di ballo a scuola, diventeranno i tuoi compagni di ballo in pista nel clima gioviale e complice che solo la danza può dare.

Che cosa stai aspettando ancora? Ti possiamo assicurare che una scusa migliore del Lindy Hop per uscire a divertirsi è difficile da trovare!

 

Testo a cura di Valentina Piatto

 

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Videografia https://lindyhopmilano.it/2017/10/02/video/ Mon, 02 Oct 2017 15:48:18 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=18 Link a video dimostrativi ( I Whitey’s Lindy Hoppers nel film “Hellzapoppin’”, 1941, coreografia di Frankie Manning “Slim & Slam”) (dal film “After Siben”, 1929, il ballerino vestito di nero è “Shorty” George Snowden)...

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Link a video dimostrativi

( I Whitey’s Lindy Hoppers nel film “Hellzapoppin’”, 1941, coreografia di Frankie Manning “Slim & Slam”)

(dal film “After Siben”, 1929, il ballerino vestito di nero è “Shorty” George Snowden)

(“Shorty” George Snowden e “Big Bea” dei Whitey’s Lindy Hoppers, 1937)

(West Coast Swing, Dean Collins e Jewel McGowan)

(The Snowball dance festival, Stoccolma, 2016. Lindy Hop Invitational Strictly – Remy & Alice)

(Herräng Dance Camp with MessAround, 2017)

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Evoluzione del Lindy fino ai giorni nostri https://lindyhopmilano.it/2017/10/02/evoluzione-del-lindy-fino-ai-giorni-nostri/ Mon, 02 Oct 2017 15:41:19 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=12 Evoluzione del Lindy hop e il Lindy oggi Con l’entrata degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale il Lindy hop, come la musica swing, videro un lento declino, molti ballerini dovettero partire come soldati, le...

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Evoluzione del Lindy hop e il Lindy oggi
La storia del lindy hop

L’evoluzione della danza swing

Con l’entrata degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale il Lindy hop, come la musica swing, videro un lento declino, molti ballerini dovettero partire come soldati, le sale da ballo non potevano più investire grosse cifre per pagare le grandi orchestre e l’era delle big band finì per dare poi spazio dalla fine degli anni Quaranta ad altri generi di jazz.
Prima però di questo declino il Lindy hop venne portato e diffuso dalla costa est anche a quella ovest degli Stati Uniti, in particolare in California, sopratutto grazie al lavoro del ballerino Dean Collins che dal 1935 fece conoscere il nuovo ballo a Los Angels dove subì le influenze delle danze locali e si evolvette in modo diverso dando vita all’Hollywood Style (o Los Angeles Style),
oggi più conosciuto come West Coast Swing, che si distinse per molti elementi dal cosiddetto Savoy Style. Ancora oggi il West Coast Swing viene ballato principalmente negli Stati Uniti, sopratutto in Texas e California, mantenendo alcuni dei passi peculiari del Lindy hop ma distanziandosene per molti aspetti.
Dopo la scomparsa del Lindy hop dalle sale da ballo negli anni Quaranta si dovette aspettare i primi anni Ottanta perché quasi contemporaneamente due gruppi di ballerini uno americano ed uno svedese, riguardando i vecchi filmati dell’epoca si innamorassero di questo ballo e tentarono di studiarlo per ricominciare a danzarlo.
In particolare i due insegnanti di ballo Larry Schultz e Sandra Cameron furono i prima a riprendere i contatti con Frankie Manning, che nei trent’anni precedenti aveva lavorato per le poste newyorkesi, insieme a molti dei vecchi ballerini del gruppo dei Whitey’s Lindy Hoppers, tra i quali gli unici che avevano continuato tutta la vita a ballare swing erano Norma Miller e Al Minns.
Dal 1985 la NYSDS (New York Swing Dance Society) si diede molto da fare per far conoscere e rinascere le danze swing, in particolare il Lindy hop.
Parallelamente alcuni ballerini svedesi del gruppo dei Rhythm Hot Shots si erano appassionati al Lindy hop sempre tramite le vecchie pellicole cinematografiche, così nel 1984 contattarono Al Minns e tre anni dopo, nel 1987, chiamarono anche Frankie Manning per andare in Svezia dove dall’84 la Swedish Swing Society organizzava piccoli dance camp nella cittadina di Herräng, camp destinati a diventare importanti, tanto che ancora oggi per tutto il mese di luglio si tiene l’Herräng Dance Camp dove si riuniscono insegnanti e ballerini di swing da tutto il mondo.

Ballo Lindy Hop

Ballo swing

Un’altra danzatrice ancora importante è Norma Miller, oggi ultra novantenne, gira ancora per il mondo a ballare e cantare swing e a raccontare cosa è stato e continua ad essere il Lindy hop.
Parallelamente alla riscoperta del lindy hop a New York si diffuse il fenomeno del cosiddetto East Coast Swing, il quale però fu un genere di ballo creato appositamente negli anni Ottanta da alcuni insegnanti di ballo semplificando estremamente prima i passi principali del fox trot e del two step, poi quelli del Lindy hop originario per far fronte alla grande richiesta di pubblico che desiderava impararlo.
Oggi il Lindy hop è un vero e proprio fenomeno sociale, in tutto il mondo esistono organizzazioni e scuole di ballo swing, la massima diffusione si ha in Europa e Stati Uniti ma ci sono anche moltissimi ballerini asiatici, sud coreani e giapponesi in particolare.
Proprio grazie alle sue caratteristiche di social dance il Lindy hop, come le altre danze swing di coppia, è strutturato in modo da poter essere ballato con tutti basandosi sul dialogo perenne tra i due ballerini della coppia, rispettivamente leader e follower, un dialogo che si instaura e si costruisce estemporaneamente mentre si balla e non richiede ai danzatori di dover parlare tra loro ma è esclusivamente basato sul linguaggio del corpo.

Testo a cura di Laura Cerrai

Fonti:
Bianchini Guido, Un breve cenno riguardo la storia e la teoria del fenomeno artistico/culturale/sociale più
importante del ‘900, 2017.
Bruno Paola, Le danze swing. Quali sono, da dove vengono e come sono ballate. Note ed appunti di viaggio,
II convegno formazione/aggiornamento istruttori di danze jazz e swing, 2017.
Manning Frankie, Millman Cynthia R., Frankie Manning, ambasciatore del Lindy hop, Roma, Derive Approdi
editore, 2014.

 

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Le origini del Lindy Hop https://lindyhopmilano.it/2017/10/02/le-origini-del-lindy-hop/ Mon, 02 Oct 2017 15:34:43 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=9 Il lindy hop iniziò ad essere ballato intorno al 1927 nelle sale da ballo di Harlem, la più nota tra le quali era il Savoy, luoghi in cui per la prima volta neri e bianchi...

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Il lindy hop iniziò ad essere ballato intorno al 1927 nelle sale da ballo di Harlem, la più nota tra le quali era il Savoy, luoghi in cui per la prima volta neri e bianchi si riunivano per ballare insieme al di là delle differenze etniche in un’America ancora molto segnata dalla discriminazione razziale nei confronti dei cittadini afroamericani.
I passi tipici del lindy hop, il triple step, gli swivels, il bounce, nacquero dall’unione e dall’evoluzione dei passi peculiari del charleston, ballo tipico degli anni Venti danzato sulle note velocissime dell’hot jazz e del dixieland, difusissimo ad Harlem ma anche in Europa, insieme a quelli di due balli di coppia quasi sconosciuti all’epoca nel vecchio continente, il collegiate shag ed il breakaway, che era a sua volta un’evoluzione del charleston.
I primissimi ballerini di lindy hop nacquero per caso tra i giovani ragazzi neri prevalentemente nel quartiere di Harlem a New York, questi infatti andavano a ballare insieme la sera per divertirsi fino a quando iniziarono ad inventare da soli passi sempre nuovi dando vita, al Renaissance prima, al Savoy dopo, ogni sabato sera a delle gare amatoriali in cui i migliori si sfidavano per ottenere la corona di miglior ballerino del Savoy. Tra questi ricordiamo qui i nomi solo di alcuni tra quelli che sono diventati i più famosi lindy hoppers negli anni successivi: Frankie Manning, George “Shorty” Snowden, Al Minns, Beatrice “Little Bea” Elam, Pettis Dotson “Snookie” Beasley, Clyde “Brownie” Brown, Leon James, Norma Miller.
Tra questi molti fecero parte della compagnia di ballo dei Whitey’s Lindy Hoppers messa in piedi durante gli anni Trenta dal manager Herbert White scritturando i migliori danzatori tra i giovani del Savoy.

Durante l’epoca d’oro del Lindy hop questo ballo comparve spesso anche all’interno di film, il più famoso dei quali è Hellzapoppin’; in queste occasioni però più che il “vero” Lindy hop sociale, vennero create apposite coreografie spesso particolarmente complicate ed altamente scenografiche, ma anche questo interesse da parte dell’industria cinematografica contribuì alla diffusione di questo ballo.
Il nome, molto particolare, Lindy hop, pare sia stato inventato dal ballerino George “Shorty” Snowden durante un’internista nel 1927 dopo una gara di ballo durante la quale rinominò questo ballo “the Lindy hop” in onore del pilota Charles Lindbergh che nel maggio dello stesso anno aveva appena portato a termine il volo transoceanico dagli Stati Uniti alla Francia, ciò nonostante all’epoca il Lindy hop, che era in piena fase di creazione ed evoluzione era molto conosciuto anche con il nome di “Jitterbug” ovvero “ballo nevrastenico” proprio perché i primi danzatori prediligevano ballarlo su musiche veloci con passi molto appariscenti ed esagerati.

Testo di Laura Cerrai

Fonti:
Bruno Paola, Le danze swing. Quali sono, da dove vengono e come sono ballate. Note ed appunti di viaggio, II convegno formazione/aggiornamento istruttori di danze jazz e swing, 2017. Manning Frankie, Millman Cynthia R., Frankie Manning, ambasciatore del Lindy hop, Roma, Derive Approdi editore, 2014.

 

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