musica | Lindy Hop a Milano https://lindyhopmilano.it imparare e ballare Thu, 11 Oct 2018 20:05:17 +0000 it-IT hourly 1 https://lindyhopmilano.it/wp-content/uploads/sites/17/2018/02/cropped-lindy-hop-per-browser-150x150.jpg musica | Lindy Hop a Milano https://lindyhopmilano.it 32 32 Il Jazz: una miscela di Bianco e Nero https://lindyhopmilano.it/2018/05/29/il-jazz-una-miscela-di-bianco-e-nero/ Tue, 29 May 2018 16:51:41 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=159 La musica Jazz e, di conseguenza, la danza Jazz si svilupparono quando le tradizioni africane ed europee si incrociano con quelle  in America. Gli schiavi, che erano stati portati dall’ Africa all’ America, attraverso...

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La musica Jazz e, di conseguenza, la danza Jazz si svilupparono quando le tradizioni africane ed europee si incrociano con quelle  in America. Gli schiavi, che erano stati portati dall’ Africa all’ America, attraverso i loro discendenti cominciarono a mischiare i loro rituali tradizionali con le influenze dei loro padroni.

il jazz che nasce dai neri

L’origine del Jazz

Molti degli schiavi finirono nell’America centrale, del sud e nel Caraibico, portando con sé la loro musica e la loro danza Africana come si può notare da danze e balli come la Salsa, Merengue e così via. Vivendo come schiavi nelle piantagioni, con poche cose con loro, giusto lo stretto indispensabile alla sopravvivenza, la danza, i racconti popolari e la musica erano diventati i principali mezzi dell’espressione delle loro radici e tradizioni, espressioni di se stessi in un mondo ostile, difficile e straniero per loro. La danza Jazz si sviluppò presto in America, poiché i movimenti del corpo Africani, si mescolarono con i passi Europei. Dalle danze Africane proviene il movimento del corpo improvvisato centrato sulle anche, mentre la danza Europea portò il lavoro dei piedi per collegare i movimenti in sequenza e canonizzarli per impararli. Cose come danzare con un braccio attorno alla vita del partner, ad esempio, era osceno osceno dagli africani. La donna non era considerata allo stesso livello dell’uomo e non gli veniva permesso di danzare con l‘uomo durante i riti religiosi. Gli schiavi guardavano i loro padroni danzare in coppia e li imitavano deridendoli, come se fosse un gioco per loro ed è da li che nacquero le nuove danze . Naturalmente le prese in giro da parte della popolazione di colore nei confronti dei Bianchi, non veniva soltanto nelle movenze del ballo, ma anche attraverso il loro modo di vestire, di atteggiarsi, di parlare, di muoversi, di relazionarsi, di come vivevano la loro quotidianità e per come si vestivano; ad esempio per gli abiti eleganti e colorati con cappelli di piume e giacche lunghe e larghe. Questo modo di vestire appariscente veniva chiamato: Zootsuit (Mask). Così si ebbe una miscellanea di usanze tra neri e bianchi che poi formò i passi, i gesti, i movimenti e le movenze della danza Jazz.

Una band di Jazz

La Musica Jazz

Alla fine degli anni venti, in piena crisi economica ed in pieno proibizionismo, si senti il bisogno di novità anche nel campo musicale: lo stile “Hot Jazz” di New Orleans ed il Dixieland non soddisfacevano più il pubblico. I locali di Kansas City e New York (Cotton Club in testa) decisero di affidarsi a musicisti giovani con nuove idee. Kansas City divenne il regno di Count Basie ed il Cotton Club di NY quello di Duke Ellington: le loro orchestre, con le loro assolute diversità, scandiranno e influenzeranno gli sviluppi futuri del Jazz fino al 1940. Lo swing di Kansas City era segnato dall’ influenza del blues;  mentre quello di New York, grazie a “Duke” Ellington, per alcuni versi strizzava l’occhio persino alla musica sinfonica. A differenza dei generi precedenti, nello swing si assiste ad una maggiore importanza della sezione ritmica, generalmente composta da chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, la quale ha il compito di creare una base per le improvvisazioni dei solisti; si sviluppano inoltre le big band, costituite anche da 20-25 elementi e, soprattutto, le improvvisazioni si affianca…) completamente dalla semplice variazione sul tema divenendo a loro volta temi nel tema. Peculiarità dello swing rimane comunque la possibilità di essere eseguito sia da big band che da gruppi formati anche da tre, quattro o cinque persone: queste ultime daranno vita al genere successivamente denominato Mainstream. Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, si predilige la chitarra, e un maggior valore viene dato ai sassofoni e viene lasciato da parte il clarinetto fino ad allora strumento importante e indispensabile.

Lo Swing non è solo uno stile di ballo, ma è una corrente di pensiero, uno stile di vita, un vasto e complesso movimento, che catturò l’America durante la Depressione e la Seconda Guerra Mondiale. Si può dire che questo genere nasce negli anni ’20 da coloro che lavoravano il cotone (ossia gli schiavi  Neri), quindi porta con se  la voglia di libertà, la spensieratezza, la voglia di vivere la vita. Soprattutto il genere musicale, diede una svolta al modo di interpretare la musica, si lasciò spazio all’ improvvisazione creando un mondo tutto nuovo di fare musica e di ballare al suo ritmo, creando performance di assoluta ricchezza interpretativa, dovuta al fatto che i musicisti non avevano una formazione scolastica. In generale, nella terminologia del jazz, per swing si intende il tipico modo di suonare le note con un ritmo “saltellante“ o”dondolante”.

Fonte: “swing Lindy Hop” di Roberto Quarticelli e Albina Caffi

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Il Blues: la pantera dello Swing https://lindyhopmilano.it/2018/03/18/il-blues-la-parte-struggente-dello-swing/ Sun, 18 Mar 2018 19:08:43 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=137 Una musica nata in  America in un periodo non preciso durante l’epoca dello schiavismo, che è impregnata di struggimento fin dalla sua nascita, nata come cantilena  degli schiavi, che la usavano per accompagnare il...

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Ballerini di Blues

Il ballo Blues

Una musica nata in  America in un periodo non preciso durante l’epoca dello schiavismo, che è impregnata di struggimento fin dalla sua nascita, nata come cantilena  degli schiavi, che la usavano per accompagnare il loro lavoro nei campi, in modo da distrarsi o lenire la fatica e darsi un ritmo che aiutasse il gesto lavorativo. La parola stessa “Blue” in lingua inglese significa “triste”, “malinconico” a dimostrazione dell’inequivocabile significato dello stato d’animo che ha accompagnato la sua nascita. In modo del tutto naturale quella litania si è evoluta in ritmo; nelle serate, gli schiavi avevano l’abitudine di radunarsi all’aperto vicino alle loro case, davanti al fuoco, accompagnando i loro canti con vari strumenti. Cantavano e suonavano melodie struggenti e ripetitive. Ed eccolo lì: il Blues. Esasperante, ossessivo, ripetitivo, lentissimo, voluttuoso ma soprattutto, più di qualsiasi altra cosa, intenso! Il Blues riesce a rendere esattamente un insieme di stati d’animo che vanno dalla rassegnazione alla nostalgia, dal desiderio di amore alla voglia di ribellione. È riuscito ad influenzare gran parte della musica Jazz e Rock americana, arrivando fino ai giorni nostri. Suonato con l’aggiunta di alcuni strumenti per renderlo più fruibile al grande pubblico, oggi viene accompagnato spesso dal  pianoforte.

Fino agli anni ’50 e ’60 il Blues era principalmente un ballo da competizione, conosciuto in tutto il mondo per merito di grandi esecutori e accompagnatori che sono venuti a mancare, nomi come Jimmy Clanton, Freddy Cannon, Johnny Tillotson, Frankie Ford, Mark Dinning, Bobby Rydell, B.B. King, Robert Johnson persino Ray Charles e molti altri ancora, hanno accompagnato con voce e musica uno dei generi più intensi della musica occidentale per generazioni, diventando una delle musiche più popolari e più registrate al mondo e finendo per influenzare moltissimi altri generi, perfino il pop, il Jazz, il Rock .

Blues

la musica blues

Il blues, come ballo, è caratterizzato da una profonda connessione tra corpo e anima tra i partner o, nel caso del ballerino solista,  con la musica stessa che diventa la vera protagonista. Musica che viene interpretata attraverso movimenti sinuosi, lenti e fluidi per riempire bene il tempo tra le note ma, comunque, accentando il movimento nei passaggi fondamentali. Il tipo di musica lenta e struggente porta i ballerini a sentire il bisogno di unirsi l’un l’altro perché risultino come un solo corpo: le due figure ballano all’unisono, la prima regalando la sua sensibilità e l’altra prendendo l’iniziativa e restituendo nel giusto modo il gesto.  Con il passare del tempo la danza Blues si è evoluta e modificata con la creazione di figure anche più complesse, più aperte.  Nella maggior parte delle volte il Blues è interpretato da camminate molleggiate della coppia che seguono la musica prodotta dagli strumenti aggiungendo, in seguito, giri sul proprio asse, e passi di spostamento trascinati della donna, per interpretare il momento drammatico richiesto dalla musica. Data la natura intima della musica e dei passi del ballo l’affinità con il partner sembrerebbe essere indispensabile, motivo per cui questo tipo di ballo è meglio interpretato da coppie di ballerini già esperti in altre danze.

Di solito è la musica a fare da protagonista in questo tipo di ballo e i movimenti dei ballerini devono essere parte integrante del brano stesso. Movimenti che diventando piacevoli da vedere se possiedono la giusta armonia, armonia che si ottiene formando, quasi, un ballo a tre con la musica stessa, fino ad evolversi in quella che potrebbe essere interpretata come conversazione sinuosa o narrazione con il Blues stesso, come se fosse un’ entità a parte. I ballerini imparano a carpire fino in fondo lo spirito della musica e del ballo essendo di forte intensità, facendo emergere la propria personalità fino a riuscire a definire il proprio stile personale, lasciandosi guidare dal ritmo e soprattutto dall’armonia. La creatività è al primo posto.

Qualunque genere tu balli, il Blues può aiutarti a farlo meglio, andando a scavare nella profondità dell’animo in modo sofisticato grazie alla molta libertà armonica. Ed è il corpo a riempire il vuoto. Si tratta di un tipo di musica molto trascinante che coinvolge molto.

Se si paragonassero le danze alle lingue parlate, ci si renderebbe conto che il Blues mette a disposizione un numero di parole maggiore rispetto ad altri idiomi.

Il ballo Blues

Il blues ballo struggente

Per queste ragioni non si potrebbe mai pensare di avere a che fare con un ballo semplice. Ballare il Blues migliora enormemente il contatto con il partner, e in alcuni casi potrebbe anche essere usato come semplice allenamento nel soffermarsi in piena consapevolezza sulla musica che si interpreta.

Aiuta a strutturare meglio i movimenti che si usano abitualmente in altre danze.

In definitiva la danza Blues è struggimento ma anche gioia nell’esprimersi, essendo lenta quasi al punto di risultare immobile, con i suoi movimenti languidi, ma è anche impulso, velocità e frenesia che si riscontrano spesso negli assoli individuali, nelle ritmiche incalzanti e negli acuti improvvisi.

Solo il Blues riesce a essere sornione come un gatto che dorme, che sembra quasi di marmo ma quando meno te lo aspetti diventa, improvvisamente, una belva capace di mordere.

La danza Blues non è mai uguale a se stessa ed è sempre diversa grazie alla varietà di note e accordi che la musica usa. È un tipo di ballo che fa emergere il proprio istinto in modo contrastante e in quel momento non c’è nulla di meglio che ballare e interpretare la musica, scendendo a patti con se stessi,  rendendosi conto che l’umanità è terrena, e vive di  una vibrazione carnale, primordiale talmente istintiva che riporta indietro nel tempo e fa scendere a patti con la semplice verità dei fatti: siamo animali!

È così che deve essere ballato!

Scopri la parte più oscura, struggente e intensa della tua personalità e portala in pista! È a questo che serve ballare Blues.

 

Testo di Valentina Piatto

 

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Come si svolge una lezione di Lindy Hop https://lindyhopmilano.it/2018/02/23/come-si-svolge-una-lezione-di-lindy-hop/ Fri, 23 Feb 2018 19:23:22 +0000 http://lindyhopmilano.it/?p=93 Struttura ipotetica di una lezione di Lindy Hop Prima di fare qualsiasi altra considerazione sullo svolgimento di una lezione,  occorre ricordare che ogni insegnante è diverso e che quindi un cliché non esiste. E...

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Struttura ipotetica di una lezione di Lindy Hop
Ballerini di Lindy Hop in gruppo

Ballare Lindy Hop

Prima di fare qualsiasi altra considerazione sullo svolgimento di una lezione,  occorre ricordare che ogni insegnante è diverso e che quindi un cliché non esiste. E inoltre ogni lezione è diversa dalle altre perché deve affrontare le esigenze pedagogiche dell’insegnante e le capacità e necessità degli allievi. Tuttavia alcune linee guida possono rendere l’idea di come si possa svolgere una lezione.

Un elemento molto importante nella lezione deve essere la socializzazione, per cui nella classe l’atmosfera deve essere simpatica e serena, per favorire la possibilità di lasciarsi andare e divertirsi nel ballo, senza giudicare i propri risultati, che magari all’inizio non sono proprio brillantissimi! Senza questo elemento, l’apprendimento risulta l’ennesimo dovere, anziché un piacere. A volte gli allievi pensano che tutto stia nell’eseguire alla perfezione tutti i movimenti e tutti i passi, perdendo la concentrazione sul ritmo e sul bounce.

Solitamente all’inizio della classe viene proposto qualche esercizio corporeo per entrare nel movimento ed affrontare i passi, e si tende a ripassare subito quanto appreso durante le lezioni precedenti.

Il concetto di apprendimento di una coreografia non è tipica nell’ambito del Lindy Hop e comunque si affronta quando gli allievi hanno raggiunto un buon livello: la cosa importante da fare è conoscere i passi di base, saperli eseguire agevolmente e con piacere, mantenendo nel corpo la componente ritmica attraverso il bounce, l’andamento sobbalzante che deve essere sempre presente, e riconoscere che i piedi si appoggiano al suolo ricamando sempre variazioni e giochi ritmici. La sensibilizzazione alle figure ritmiche è importante e alcuni passi dello swing si basano su forme di 6 passi, come avviene nel Boogie. Questo crea un gioco ritmico creativo ed interessante, che, ripetuto 4 volte, ci riporta comunque nella struttura di 8 tempi tipica della musica Swing.

La donna fa spesso movimenti di torsione sulle gambe, cosa che si può considerare una specie di segno caratteristico del Lindy Hop, e apprendere ad eseguire questo movimento richiede un po’ di tempo e di esercizio, e va educato pian piano.

Le prime figure di base che vengono presentate sono lo Swing Out e il Circle, che offrono elementi immediati per poter cominciare a ballare.

Fin dalle prime lezioni viene fatto un lavoro specifico finalizzato a far capire che i ruoli nel Lindy sono due, e sono diversi fra loro: il leader, che è l’uomo ed è sempre colui che dà l’imput di partenza del movimento, e il follower, la donna, che deve seguire le proposte del compagno, adattandovisi con espressività e creatività. Se i ballerini non assumono il loro ruolo il linguaggio non funziona e il ballo risulta impossibile, quindi gli insegnanti insistono fin dalle prime lezioni sull’apprendimento di questo atteggiamento corporeo di base.

Durante la lezione, per favorire l’apprendimento, è opportuno che le coppie vengano fatte girare in modo che tutti si abituino a ballare con tutti. Questo a volte causa delle difficoltà, poiché non tutti sono disposti a ballare con qualcuno che non è il proprio partner/amico, o magari se un allievo non è proprio un ballerino provetto le compagne non sono contentissime di ballare con lui, e l’insegnante insisterà affinché tutti ballino con tutti. D’altra parte, nelle serate swing è proprio questo ciò che succede!

 

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